1 Ottobre 2021

Nel nostro ultimo scambio Erasmus+ abbiamo realizzato un pavimento a partire dalla terra cruda locale in una stalla di fine ‘800.
In questo post raccontiamo tutto il processo: dalla demolizione alla preparazione dei fondi, dalla creazione del mix ai numeri.

Premessa: tutte le scelte di intervento dipendono dal fatto che questa lavorazione sia un’occasione di apprendimento per i e le partecipanti dell’Erasmus+. Raccontiamo secondo la solita modalità dei report di cantiere questa esperienza per condividere quello che abbiamo fatto step by step.

Demolizione

Abbiamo iniziato rimuovendo il vecchio pavimento. Trattandosi di un intervento sull’esistente coinvolgere i e le partecipanti da questa fase ci è sembrato importante per entrare nel vivo del progetto e anche per toccare con mano che vuol dire interagire con qualcosa che esiste da prima di noi.

Nella pratica questo si è tradotto in 2 giorni circa di piccone, vanga e carriole di materiale organico che venivano portate fuori dalla stanza per tornare alla terra. La superficie del pavimento interna infatti era semplicemente una stratificazione di letame secco e terra calpestato così tanto nel corso degli anni precedenti da essere diventato una specie di massetto naturale.

Essendo una vecchia stalla, non era complanare ma aveva una pendenza per favorire lo scolo; tradotto vuol dire che ci sono stati punti di scavo minimi, tipo 5 cm e altri punti oltre i 40 cm.

Insomma, un lavorone.

Livelli

Una volta rimosso il vecchio abbiamo iniziato a tirare i nuovi livelli.

Per farlo abbiamo realizzato delle gabbie con delle tavole di legno alte 10 cm che abbiamo riempito con alcuni centimetri di ghiaia per creare uno strato drenante sopra la quale abbiamo steso lo stabilizzato fino a colmare le gabbie di legno.

Abbiamo poi battuto lo stabilizzato e steso sopra a questo 2 centimetri di terra cruda misto a sabbia e paglia per creare il nostro pavimento.

Terra

Ci siamo procuratə la terra facendo uno scavo a mano fuori dalla stalla.

Abbiamo rimosso i primi 40 cm perché ricchi di materiale organico e poveri di argilla. Quando siamo arrivatə ad un punto della terra interessante, ovvero senza radici e con sufficiente argilla abbiamo iniziato ad accumularla. In meno di una giornata con massimo 3 persone a scavare e spostare la terra ci siamo procuratə tutto il materiale terra necessario per il nostro pavimento.

Come dosi per la miscela, vista la composizione specifica della terra del posto abbiamo scelto questa proporzione: 1 parte di terra, 3 parti di sabbia e 2 di paglia tagliata.

Abbiamo lavorato gli impasti in betoniera, aggiungendo come al solito acqua qb.

Numeri

In meno di 4 giorni lavorativi, visto che non tutto il tempo dello scambio è stato usato per lavorare al pavimento, siamo riusciti a demolire e ricostruire con la terra cruda 36 mq di pavimento con 13 partecipanti che si alternavano nelle diverse lavorazioni.

Oltre al pavimento abbiamo lavorato anche sulla realizzazione di un giornale mensile, Trafika, che in edizione straordinaria, verrà scritto proprio dai partecipanti. Un modo di unire l’arte del fare con l’arte del raccontare per costruire mondi nuovi e parole che sappiano mostrarli.

Realizzare un pavimento di terra cruda a partire dalla terra locale si è rivelato non solo possibile ma anche molto divertente. Abbiamo avuto modo di riflettere sul nostro impatto, sull’uso delle macchine e della tecnologia nel nostro lavoro e nella nostra vita, sulla necessità o sul dare per scontato questi aiuti, sul desiderio di scegliere locale e promuovere modi di abitare più sostenibili.

Di esperienze nei cantieri naturali ne parliamo ogni mese qui. 🙂